Imparare una nuova lingua è un compito non certo semplice che richiede tanto, tantissimo tempo, nonché un impegno costante da non sottovalutare.
Mentre alcune persone decidono di imparare una nuova lingua principalmente per hobby, per comunicare con persone provenienti da altri paese e apprendere nozioni in una lingua non propria, altre intraprendono questa strada come carriera accademica e lavorativa.
In quest’ultimo caso, uno dei lavori principali con cui ci si dovrà rapportare sarà quello del traduttore.
Per svolgere propriamente questo lavoro il traduttore si avvarrà di diversi strumenti, ma uno su tutti la farà da padrona se messo a confronto con il resto: stiamo parlando del vocabolario.
La sua versione cartacea sta però subendo da tempo un declino inesorabile a causa dell’avanzamento della sua controparte online. Ma cosa cambia tradurre con un vocabolario cartaceo o uno online? Quali sono le differenze principali tra questi due approcci traduttivi?
Per rispondere a questa domanda però, dobbiamo interrogarci prima di tutto su cosa sia effettivamente il processo traduttivo in sé per sé.
Cos’è il processo traduttivo?
Il processo traduttivo è il fulcro centrale di quella che viene definita come scienza della traduzione e indica un qualsiasi processo che da un primo testo scritto in una lingua di partenza detto “prototesto”, viene tradotto dopo una fase di decodifica e ricodifica nella lingua di destinazione producendo un “metatesto”.
Oltre a dover sviluppare tutta una serie di competenze specifiche, per poter effettuare questo passaggio il traduttore deve armarsi di strumenti adatti e come dicevamo prima una delle principali armi di un traduttore deve essere il vocabolario in lingua.
Vocabolario cartaceo VS Vocabolario online
Che sia cartaceo oppure online, utilizzare un vocabolario per poter tradurre un testo è un passaggio imprescindibile del processo traduttivo come già ricordato più volte. Se rapportati tra loro però, secondo gli ultimi studi pare che sempre più utenti preferiscono l’utilizzo di vocabolari online ai tradizionali vocabolari cartacei.
Ciò non dovrebbe sorprendere, vista la spesa richiesta a questi ultimi che può superare facilmente anche i 100 euro, quando invece quelli online sono per lo più consultabili in maniera gratuita e/o per prezzi decisamente più contenuti. Nonostante la questione economica (che è un fattore da non sottovalutare), è giusto però domandarsi se effettivamente siano la stessa cosa e se questo risparmio non vada a discapito della qualità traduttiva.
Andiamo ad analizzare quindi ora le principali caratteristiche e peculiarità di entrambi, facendo particolare attenzione ai pro e ai contro di entrambi.
L’impatto visivo e la consultazione
Per capire le prime differenze, ci basterà sfogliare un vocabolario cartaceo per notare il gran numero di parole correlate ai vari lemmi ivi presenti. Tale livello di dettaglio e approfondimento ci permetterà quindi di trovare facilmente ogni sfumatura di significato o di tipo etimologico utile nel ricercare la parola giusta da tradurre.
Ma non solo: i dizionari cartacei riportano spesso particolari forme coniugate o declinate e mostrate all’occorrenza per fornire dettagli aggiuntivi sul meccanismo che hanno portato alla formazione di quella data irregolarità.
Se andiamo ad analizzare i servizi forniti dai vocabolari online invece, quelli ci forniranno esattamente ciò che si ricerca, senza dare una visione panoramica che ci aiuti non sono nella fase traduttiva, ma anche in quella di apprendimento.
Ciononostante, alcuni tra i principali siti specializzati stanno provando a riprodurre questo effetto riportando al lato o in altra forma allegata (riportandoti quindi ad altre sezioni del sito) le irregolarità riferite a quello specifico lemma. Questo però non è paragonabile all’impatto visivo regalatoci da un dizionario cartaceo, il quale ci mostra tutto ciò che c’è da mostrare immediatamente, senza alcuna distrazione.
Ne consegue quindi che il dizionario cartaceo richiede sicuramente uno sforzo mentale e fisico maggiore da quello richiesto da un semplice click, talvolta anche più noioso, ma che produrrà sicuramente un risultato migliore sia per la traduzione che per la nostra mente.
Praticità: meglio il vocabolario fisico o virtuale?
Nonostante il sentito comune ci porterebbe a pensare che un dizionario online sia più pratico di un dizionario fisico, ciò non è necessariamente vero.
Prima di tutto, bisogna avere una connessione a internet e/o un software stabile. Noi diamo ciò per scontato, ma pensate a un problema sulla nostra rete, a un bug o a un errore di sistema sul database che tendiamo a consultare solitamente a ridosso di un esame o di una consegna.
Ciò provocherebbe enormi problemi con conseguenze anche gravi sul nostro rendimento accademico o lavorativo.
Oltretutto, nella stragrande maggioranze delle scuole, accademie e università italiane è consentita esclusivamente la consultazione di vocabolari monolingue o bilingue.
Ragion per cui la praticità di un cellulare a portata di mano o di un altro dispositivo smart verrebbe annullato immediatamente dal fatto di non poter essere utilizzato in un momento così importante come in sede d’esame.
Costi dei due tipi di vocabolario per tradurre
Sotto questo punto di vista, i dizionari online la fanno da padrona.
I costi di un dizionario tradizionale sono infatti decisamente alti e possono superare facilmente i 100 e più euro, il ché è visto come un punto a suo sfavore quando rapportati ai tantissimi servizi gratuiti in rete.
Inoltre, consci della loro posizione e dei costi dei competitor, su internet anche i dizionari elettronici scaricabili offline hanno un costo decisamente minore alla controparte cartacea.
Come se ciò non bastasse però a pesare su questa voce ci sono anche i costi relativi all’aggiornamento dei propri vocabolari. I vocabolari cartacei venivano spesso aggiornati, soprattutto nel passato, in modo da rifornire i traduttori di strumenti sempre aggiornati.
Se prima però questa operazione era una costante che avveniva spesso in prossimità dell’esaurimento scorte, oggi i produttori di vocabolari cartacei tendono a commercializzare prodotti maggiormente esaustivi che non hanno bisogno di aggiornamenti costanti.
Resta però il fatto che un traduttore dovrà prima o poi comprare una versione aggiornata del dizionario cartaceo in suo possesso per rimanere al passo coi tempi.
Va infine sottolineato che, nonostante questa nuova strategia, i costi di aggiornamento saranno sempre e comunque maggiori a quelli richiesti dai dizionari consultabili online, poiché questi vengono aggiornati automaticamente e sempre a costo zero per il traduttore.
In conclusione
Ad oggi permangono differenze anche grandi tra le due tipologie di dizionario, sia in sede di traduzione che di apprendimento vero e proprio.
Di fatto, per una questione meramente economica si potrebbe consigliare per i non addetti ai lavori l’utilizzo di un vocabolario online per diversi compiti amatoriali. Nonostante il declino del vocabolario cartaceo però, resta il fatto che per un traduttore o un vero amante delle lingue straniere, quest’ultimo è uno strumento imprescindibile per il proprio percorso e che varrà fino all’ultimo centesimo speso.