Si sa, i bambini amano stare in acqua, e portarli al mare o in piscina in estate è praticamente un obbligo, per il loro benessere sia fisico che mentale. Giocare in acqua e stare al sole può solo fare bene ai bambini, ma attenzione!
Purtroppo molto spesso si sente parlare di spiacevoli incidenti capitati a bambini in piscina, e nessuno vorrebbe trovarsi nei panni dei genitori o del piccolo quando ciò avviene.
È quindi molto importante seguire una serie di regole di sicurezza molto importanti per poter garantire ai piccoli in piscina giornate di divertimento senza incappare in nessuna brutta sorpresa. In questo articolo vedremo come prendersi cura al meglio dei propri figli in queste situazioni. Basta seguire delle semplici accortezze e non si avrà più nulla di cui preoccuparsi. Cominciamo allora subito a vedere quali sono queste regole fondamentali da seguire quando si portano i bambini in piscina.
Tenere sempre sotto controllo il proprio bambino
Più che una regola per i bambini in piscina, questa è una regola che possiamo definire generale. Chi ha figli o ha a che fare con bambini piccoli, sa bene che questi sono imprevedibili in ogni situazione, e che non hanno percezione esatta del pericolo.
Di conseguenza vanno sorvegliati sempre, e soprattutto in piscina. Se il piccolo scalcia per essere più libero va bene lasciargli i suoi spazi e lasciargli conquistare la sua indipendenza, ma sempre tenendolo sotto stretta sorveglianza. Basti pensare che per un bebè bastano già 20 cm di acqua per annegare, dunque è bene non allontanarsi mai più di tre passi e se si è costretti a farlo bisogna delegare la supervisione a un altro adulto.
Mettere in sicurezza la piscina
Se non si tratta di una piscina pubblica ma di un’ottima piscina privata nel proprio giardino di casa, questa deve essere messa in sicurezza. C’è infatti la tendenza a non farlo molto spesso, in quanto si pensa sempre di essere lì nei paraggi e di avere tutto sotto controllo. Ma attimi di distrazione possono verificarsi per chiunque, e dunque è importante installare griglie di protezione o una recinzione con cancello e serratura per evitare che i bambini accedano alla piscina autonomamente o peggio ancora di nascosto dai propri genitori.
È necessario assumere il giusto comportamento in acqua
Se il bambino è troppo piccolo per imparare e comprendere determinate cose, è l’adulto che deve sapere come tenerlo in acqua e come comportarsi, senza mai allontanarsi troppo da lui come abbiamo già accennato. Se invece il bambino ha raggiunto un’età idonea all’apprendimento, gli si può insegnare ad avere la giusta familiarità con l’acqua e il giusto comportamento quando vi si trova dentro. In questo si può anche ricorrere all’aiuto di professionisti, infatti i corsi di nuoto partono per bambini dai 4 anni e sono una delle migliori soluzioni per rendere i propri figli non solo indipendenti, ma anche forti e sani.
Gli accessori per il nuoto sono importanti
I braccioli sono un ottimo aiuto per insegnare ai bambini a nuotare e per poter dare loro un minimo di autonomia in sicurezza mentre si trovano in acqua. Devono essere però della taglia adatta al bambino, altrimenti potrebbero scivolare via o essere scomodi e troppo stretti, o anche non garantire un adeguato galleggiamento. Inoltre non garantiscono una protezione al 100% dall’annegamento. E ciò vale anche per le ciambelle o per i gonfiabili da piscina, i quali sono molto amati da grandi e piccini ma non danno protezione. Bisogna quindi sorvegliare molto da vicino i bambini quando li utilizzano in acqua.
I braccioli vanno cambiati regolarmente
L’acqua di mare, il sole e la sabbia possono facilmente logorare i braccioli e gli altri strumenti galleggianti che fungono da supporto per il nuoto dei più piccoli. Vanno quindi controllati ogni volta che li si gonfia e li si sgonfia per notare se ci sono buchi e perdite di aria, e vanno sostituiti quando compaiono i primi segni di usura.
Prestare molta attenzione ai tuffi
Ai bambini piacciono tantissimo i tuffi, ma anche in questo caso bisogna stare molto attenti. Se il bambino non sa nuotare bisogna accompagnarlo nel tuffo ed essere molto vicini a lui, se invece sa nuotare bisogna insegnargli come tuffarsi in sicurezza. Una cosa importante è anche stare attenti ai tuffi in piscine affollate, in quanto cadere su una persona in acqua è molto pericoloso.
Non dimenticare mai la protezione solare
Ciò non ha a che fare direttamente con la sicurezza dei bambini in piscina, ma è un argomento strettamente collegato ad essa. In piscina ci si abbronza moltissimo, in quanto i raggi del sole sono riflessi anche dall’acqua e sappiamo quanto possono essere dannosi, soprattutto per pelli molto delicate quali appunto quelle dei bambini. Bisogna dunque munirsi di una protezione molto elevata e resistente all’acqua, e applicarla più volte al giorno in quanto con l’acqua, l’asciugamano e gli sfregamenti vari tende a andare via. In ogni caso è bene esporre i bambini al sole molto poco e nelle ore meno calde, o addirittura per niente.
Non dimenticare mai di portare uno spuntino
I bambini sono pieni di energie, ma ne bruciano anche tantissime, soprattutto nel caso in cui si trovano in piscina. Nuotando, giocando e correndo qua e là è facile che essi si stanchino, ed è anche normale. Se però a questo aggiungiamo il caldo estivo e l’assenza del giusto spuntino e del giusto introito energetico, un bambino potrebbe anche avere un calo di zuccheri e sentirsi poco bene, e a quel punto il divertimento è rovinato. Se poi il calo avviene in acqua diventa anche piuttosto pericoloso. È quindi importante tenere il proprio bambino innanzitutto molto idratato, fornendogli spesso acqua o meglio ancora succhi di frutta salutari, ma anche fornirgli la giusta dose di energia necessaria a correre e giocare tramite cibo fresco e leggero.
Lasciare al bambino la sua libertà
Sorvegliare non vuol dire reprimere. I bambini devono essere liberi di giocare e divertirsi, e di guadagnarsi gradualmente la propria autonomia. Quindi è bene lasciar loro spazi e libertà, sempre tenendoli d’occhio nel nome della sicurezza.