Come si usa lo scaldabiberon: la guida completa

Lo scaldabiberon è un alleato prezioso per i genitori perché mantiene il latte a una temperatura costante ed evita che si raffreddi. Può essere utilizzato sia dalle mamme che allattano al seno, sia se il bimbo beve il latte artificiale. Una guida completa all’ uso di questo piccolo elettrodomestico salvavita.

Cos’è lo scaldabiberon e perché usarlo

Lo scaldabiberon è un piccolo e pratico elettrodomestico che ha la funzione di mantenere il latte a una temperatura costante, in modo che non si raffreddi nell’attesa che il bambino lo beva. E’ uno strumento molto comodo che viene usato non solo per i neonati che bevono il latte artificiale, ma anche dalle mamme che allattano. Spesso, infatti, una mamma ha la necessità di tirare il latte con il tiralatte perché si deve assentare o deve ritornare al lavoro. Lo scaldabiberon può essere adoperato per riscaldare il latte materno conservato in frigorifero o in congelatore, in totale sicurezza.

Un’ altra occasione nella quale lo scaldabiberon si rivela un vero e proprio “mai più senza” è quando si viaggia. Se i genitori hanno in programma un lungo spostamento in macchina o in treno, o se si trovano in posti isolati dove non ci sono bar o ristoranti a cui chiedere di scaldare il latte, ecco che lo scaldabiberon può veramente facilitare la vita. Questo strumento rende autonomi le mamme e i papà, che non dovranno più preoccuparsi di come scaldare il latte per il proprio bimbo.

Lo scaldabiberon, però, non è utile solo quando il bimbo è molto piccolo. A torto si pensa che un bambino svezzato non abbia più bisogno di bere il latte, in realtà il piccolo continuerà a berlo ancora per lungo tempo. Il latte rimane l’alimento principale dei bimbi almeno fino ai due anni e per questo motivo avremo la necessità di scaldarlo per svariati mesi. Lo scaldabiberon non fa parte di quei gadget inutili che spesso vengono consigliati ai neo genitori, al contrario, è un accessorio che dura nel tempo.

Come si usa lo scaldabiberon

Usare lo scaldabiberon è molto facile e intuitivo. Prima di azionarlo, però, è sempre meglio
leggere le istruzioni del produttore, soprattutto per quanto riguarda la tabella delle temperature e dei minuti. In generale, comunque, il modo di utilizzarlo è uguale fra le diverse marche. Ecco come si fa, passo per passo:

  • Riempire lo scaldabiberon con acqua fino al livello indicato dalle istruzioni.
  • Immergere un biberon compatibile con il modello di scaldabiberon che possediamo
  • Impostare la temperatura a cui vogliamo che arrivi il latte. Di solito i neonati lo bevono a 37° ma varia anche a seconda dei gusti del bimbo.
  • Attendere che arrivi a temperatura
  • Prima di dare il latte al bambino, fare sempre una prova versando qualche goccia di liquido sull’interno del polso

Perché lo scaldabiberon è meglio del bagnomaria

Scaldare il latte con lo scaldabiberon ci consente di avere sempre il liquido a una temperatura costante e controllata, quella ideale per l’ organismo del bambino. Rispetto al metodo del bagnomaria, lo scaldabiberon è più veloce, più pratico e più sicuro perché semplifica un’operazione noiosa e ci consente di essere molto più liberi nei nostri spostamenti.

Questo elettrodomestico ci assicura che il latte non si surriscaldi e che, quindi, non vada incontro a pericolose alterazioni organolettiche. Se il liquido viene scaldato troppo, infatti, può perdere il suo apporto di minerali e vitamine. I modelli più nuovi presentano anche un display digitale che mostra la temperatura in modo da evitare il surriscaldamento e che poi si spengono da soli.

Un altro vantaggio dello scaldabiberon è legato alla sua praticità: possiamo infatti scaldare il latte quando il bimbo dorme e darglielo quando si sveglia, esattamente alla temperatura che preferisce, senza aspettare di scaldarlo col pentolino. Quando un neonato si sveglia affamato le sue grida fanno tremare i muri: ecco che lo scaldabiberon ci viene in aiuto facendoci trovare il latte pronto quando serve.

Scaldabiberon a secco o a bagnomaria

In commercio ci sono sia scaldabiberon che ricalcano il metodo del bagnomaria, sia quelli che sfruttano l’ azione induttiva del calore. I primi, che sono anche i più diffusi, sono in genere più veloci a raggiungere la temperatura desiderata, mentre quelli che lavorano a secco sfruttano una resistenza elettrica che scalda il biberon senza dover versare l’ acqua all’ interno di un contenitore.

Lo scaldabiberon a bagnomaria è più rapido, tuttavia, se si ha la necessità di scaldare il latte fuori casa, può risultare più pratico quello a secco in quanto non richiede di versare liquidi; ci sono inoltre anche scaldabiberon pensati per l’ auto, che rientrano nella categoria a secco in quanto si collegano alla presa dell’accendisigari e, anche se molto lentamente, scaldano il biberon.

Meglio scaldabiberon o microonde?

Che abbiate scelto di scaldare il latte col classico pentolino della nonna a bagnomaria, o che abbiate optato per la praticità dello scaldabiberon, l’ importante è evitare di riscaldare il latte al microonde.

L’ azione riscaldante del microonde, infatti, non è uniforme e c’è il rischio che, all’ interno del biberon si creino delle zone bollenti, che possono ustionare la bocca del neonato, e zone che sono rimaste fredde. Inoltre, a differenza dello scaldabiberon, il microonde non mantiene costante la temperatura e non può essere trasportato.

Scaldabiberon: come scegliere quello giusto

In commercio esistono molte tipologie di scaldabiberon, che differiscono tra loro per la modalità di utilizzo (a secco o a bagnomaria), per il prezzo, per la dimensione e la compatibilità con altri componenti. Per questo, prima di comprarne uno, è meglio tenere in considerazione queste caratteristiche:

  • La dimensione conta. Verificare se il biberon che già possediamo è compatibile con il
    modello di scaldabiberon che vogliamo acquistare. Alcune marche di prodotti per l’ infanzia producono dei biberon leggermente più grandi della media quindi è meglio prima controllare che la misura del diametro entri nell’ elettrodomestico.
  • Impostazione automatica. Meglio scegliere uno scaldabiberon che consenta di
    programmare digitalmente la temperatura e che poi ci avvisi quando l’ ha raggiunta. Molto pratici sono i modelli con display digitale e con avvertimento sonoro.
  • Da viaggio o da casa. Se si viaggia spesso, o se si ha l’ abitudine di fare gite in luoghi isolati (magari nella natura), può essere utile uno scaldabiberon da viaggio. Esistono modelli che si collegano alla presa accendisigari della macchina ma anche tipologie “miste” che consentono di intercambiare i cavi di alimentazione, in modo che da poterle utilizzare sia fuori casa, sia dentro le mura domestiche. Oppure, più recentemente sono apparsi sul mercato anche dei modelli a batterie ricaricabili, i quali eliminano definitivamente la dipendenza dalla presa elettrica in virtù di una totale autonomia.
  • Spegnimento automatico. Una funziona molto utile è quella dello spegnimento
    automatico. Può succedere, infatti, di dimenticare acceso lo scaldabiberon, e ciò può
    rovinare irrimediabilmente l’ elettrodomestico. Se rimane troppo acceso, infatti, l’ acqua dentro il contenitore evapora e il contenitore si danneggia. Meglio, quindi, scegliere un modello che abbia la funzione di spegnimento automatico.

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