Cuffie antirumore per dormire: come scegliere le migliori? funzionano o fanno male?

Molte persone faticano a prendere sonno se l’ambiente circostante è molto rumoroso. Siccome il riposo è essenziale per la salute e l’efficacia del corpo umano, in queste situazioni è sempre opportuno prendere dei provvedimenti che possano risolvere il problema. La soluzione ideale è rappresentata dalle cuffie antirumore per dormire. Sistemi di questo tipo vengono utilizzati anche per altre attività, per lavorare o per studiare, per esempio, ma quelle che vengono indossate la notte devono avere delle caratteristiche particolari. Per scegliere il modello migliore per le proprie esigenze bisogna valutare alcuni fattori: scopriamo quali sono e soprattutto cerchiamo di capire se funzionano davvero oppure se indossarle può fare male.

Cosa sono e che caratteristiche devono avere le cuffie antirumore per dormire

In commercio esistono diverse tipologie di cuffie antirumore. Solitamente viene fatta una distinzione tra cuffie passive, che riescono ad isolare dai rumori ambientali grazie agli strati di materiale specifico presente all’interno dei padiglioni, e cuffie attive, che sono dotate di particolari microfoni che riescono a captare i rumori esterni per bloccare quelli “molesti” e far passare solo quelli necessari. In alcuni ambienti di lavoro è addirittura obbligatorio indossarle, ma quelle si caratterizzano per la presenza di padiglioni di grandi dimensioni: sono molto efficaci, ma è impensabile di poterle indossare mentre si dorme, perché risulterebbero ingombranti ed estremamente scomode. Per questo le cuffie antirumore per dormire solitamente hanno una forma diversa: spesso non hanno il classico archetto che si regola sopra la testa, ma si indossano come delle fasce.

Il mercato offre un’ampia gamma di proposte: ovviamente non tutti i modelli presentano le stesse peculiarità. Una cuffia antirumore per dormire deve avere delle precise qualità e caratteristiche.

Comfort: innanzi tutto per poter dormire con le cuffie addosso, queste devono essere comode; per questo le classiche cuffie con i padiglioni di grandi dimensioni non possono andare bene;

Capacità di isolare dal rumore esterno: il principale compito di una cuffia antirumore è proprio quello di cancellare o quanto meno attutire i rumori, in modo da favorire l’addormentamento ed il riposo. I migliori modelli riportano sulla confezione il livello di rumore che riescono ad isolare;

Qualità dei materiali e sicurezza: le cuffie antirumore per dormire vengono indossate per periodi abbastanza lunghi (ricordiamoci che sarebbe opportuno dormire dalle sei alle otto ore per dare al nostro corpo la giusta quantità di risposo), quindi devono essere realizzate con materiali resistenti ma al contempo delicati sulla pelle di chi le indossa; è opportuno anche che siano traspiranti.

Le cuffie per la notte funzionano o creano problemi?

Come detto, molte cuffie antirumore per dormire sono realizzate come delle fasce che vanno indossate intorno alla testa all’altezza delle orecchie, che vengono coperte, come se facessero da scudo per proteggere dai rumori esterni. Esistono sul mercato modelli più leggeri, che hanno una minore capacità di assorbire i suoni, ma che sono estremamente comode e perfette anche per i mesi più caldi; i modelli più pesanti invece, pur essendo morbidi, sono leggermente più ingombranti, ma possono essere un valido alleato per affrontare meglio i periodi più freddi. Ma non è tutto, perché esistono le cuffie antirumore per la notte che sono dotate anche di auricolari: in questo modo non solo non si sentono i rumori esterni, ma è possibile rilassarsi ed addormentarsi ascoltando la propria musica preferita, oppure un audiolibro o dei suoni che favoriscano il relax. Infine, ci sono le cuffie antirumore per dormire che, per garantire un completo isolamento di chi le indossa, sono dotate di una mascherina per coprire anche gli occhi.

Ma il dubbio che molti si pongono è il seguente: le cuffie per dormire funzionano davvero oppure possono creare qualche problema? Sul fatto che funzionino non ci sono molti dubbi, fanno il loro dovere, soprattutto durante la notte quando i suoni esterni solitamente sono più contenuti. Ovviamente hanno una capacità di ridurre il rumore inferiore rispetto alle cuffie antirumore da “giorno”, quelle che si indossano sui luoghi di lavoro, quindi non sono la soluzioni migliore per chi vuole fare un sonnellino in un ambiente particolarmente chiassoso. Per quanto riguarda gli eventuali problemi bisogna dire che qualcuno potrebbe non trovarsi a proprio agio con una fascia in testa durante la notte; inoltre la cuffia deve essere abbastanza morbida e della giusta misura, altrimenti potrebbe dare un po’ di fastidio ed addirittura provocare un leggero mal di testa se vengono indossate per lungo tempo.

Alterative alle cuffie antirumore per dormire

Esistono un paio di alternative alle cuffie antirumore per dormire a fascia. La prima è rappresentata dai tappi per le orecchie, che offrono addirittura un miglior livello di protezione dai rumori ambientali. I più economici sono realizzati in schiuma, ma ci sono anche quelli realizzati in morbido silicone. Non esistono delle reali controindicazioni al loro utilizzo, ma sarebbe opportuno non abusarne, perché un eccessivo blocco del condotto uditivo potrebbe causare un eccessivo accumulo di cerume, cosa che potrebbe portare qualche problema. La seconda alternativa è decisamente più complicata e dispendiosa e consiste nell’installazione di infissi e finestre insonorizzanti, che permettono di lasciare fuori il rumore esterno.