Sempre più automobili al giorno d’oggi sono dotate di un localizzatore GPS. Fino a qualche anno fa questa sigla veniva utilizzata solo per i navigatori, ma quelli di cui parliamo oggi sono dispositivi che svolgono tutt’altro tipo di funzioni. Il loro compito principale è quello di monitorare la posizione del veicolo praticamente in tempo reale. Il mercato oggi offre un’ampia varietà di soluzioni: per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze è necessario capire quali sono le tipologie disponibili, come funzionano, come si installano e quanto costano i localizzatori GPS per auto.
Come funzionano i localizzatori GPS per auto
Il Global Positioning System è una tecnologia di geolocalizzazione satellitare che sfrutta una rete di satelliti (ce ne sono ventiquattro e si trovano più o meno a 20.000 chilometri dalla terra) per coprire gran parte del pianeta. Sviluppata negli Stati Uniti a scopo militare, ormai da diversi anni viene utilizzata anche in ambito commerciale e privato. Di base, il funzionamento del sistema si basa sui segnali radio, ovvero delle onde che il localizzatore installato all’interno dell’auto invia verso lo spazio; questi segnali vengono intercettati da un minimo di quattro satelliti per poi rimbalzare verso la terra, dove il ricevitore tramite una triangolazione del segnale riesce a definire la posizione esatta della macchina. Le coordinate di latitudine e longitudine vengono convertiti dal localizzatore GPS, permettendo all’utente di visualizzare la posizione su una mappa digitale. I dispositivi sono formati da due componenti, il ricevitore GPS, che acquisisce la posizione, ed il trasmettitore, che invece emette il segnale verso i satelliti.
La diffusione su larga scala dei localizzatori GPS per auto può ancora essere considerata come una novità, ma ha già raggiunto un livello di efficacia davvero molto alto: la posizione del veicolo viene individuata con margini di errori davvero esigui; il sistema è in grado di funzionare in tutto il mondo, sia su mezzi fermi che su mezzi in movimento. Ma perché oggi avere un localizzatore in auto è la normalità? Sono tanti i vantaggi che l’utilizzo di un dispositivo del genere può portare. Innanzi tutto, permettono di rintracciare il veicolo in caso di furto, ma sarebbe un errore pensare che i benefici si limitino a questo. Il GPS permette di tenere sotto controllo tutti i parametri che definiscono lo stile di guida dell’automobilista e la loro analisi potrebbe dare delle utili indicazioni per quanto riguarda l’ottimizzazione dei percorsi e una migliore gestione dei consumi. E poi in caso di incidente permette di localizzare la macchina e di chiamare in automatico i soccorsi.
L’installazione del dispositivo sul veicolo
I localizzatori GPS per auto sono molto utili anche in campo assicurativo: sono proprio le compagnie a suggerire l’installazione del dispositivo sulla macchina, offrendo anche degli sconti sulla polizza. Il localizzatore, infatti, potrebbe essere fondamentale per ricostruire in modo fedele le dinamiche dei sinistri e a determinare le responsabilità. Quando l’installazione è prevista dalla polizza, il dispositivo viene montato sull’auto direttamente dal personale di un’officina convenzionata con la compagnia. Negli altri casi, invece, si può scegliere se affidare il lavoro ad un professionista (un elettrauto, per esempio) oppure fare da soli: non si tratta di un’operazione particolarmente difficile, ma bisogna seguire attentamente le istruzioni ed alcuni suggerimenti. Il dispositivo deve essere posizionato vicino ad una fonte di alimentazione (a meno che non sia dotato di una sua batteria), protetto dagli effetti degli agenti atmosferici e in un punto nascosto, ma che permetta al localizzatore di inviare il suo segnale e ricevere i dati.
Tipologie, caratteristiche e prezzi
Esistono diverse tipologie di localizzatore GPS per auto, con caratteristiche e funzionalità differenti. Per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze è necessario valutare diversi fattori. Per prima cosa bisogna conoscere le modalità di funzionamento del dispositivo: le più richieste sono il monitoraggio in tempo reale, le notifiche di allarme per eccesso di velocità, spostamento o vibrazione, la modalità ECO e la possibilità di registrare lo storico. Bisogna poi controllare se nella confezione è presente la SIM oppure va acquistata a parte: per poter inviare la posizione dell’auto, il dispositivo ha bisogno di una scheda SIM; di solito vengono venduti separatamente (la scheda va poi acquistata dall’utente in base all’offerta dell’operatore che ritiene più conveniente), ma ci sono anche i modelli che hanno la SIM integrata. È necessario anche valutare l’alimentazione: esistono modelli con filo che devono essere collegati all’alimentazione dell’auto (per questo prima ne abbiamo consigliato l’installazione dei pressi della presa), ma ci sono anche modelli dotati di una batteria interna; in tal caso meglio optare per soluzioni che garantiscono una buona durata.
A seconda delle proprie esigenze di sicurezza sarà necessario assicurarsi delle funzionalità avanzate del localizzatore: tra le più gettonate ci sono il blocco motore ed il microfono ambientale. Infine, nella scelta del localizzatore GPS per la propria auto si deve tenere conto anche dei materiali, delle dimensioni e del peso. La presenza sul mercato di tanti modelli con caratteristiche diverse fa sì che ci possano essere differenze di prezzo anche importanti tra un dispositivo e l’altro; la maggior parte dei localizzatori ha un costo compreso tra i 50 ed i 300 euro, ma ci sono anche modelli (magari destinati ad un utilizzo più professionale) che possono costare anche qualche migliaia di euro.