Le persone che amano ammirare i fondali marini ed osservare tutte le piante e le creature che popolano il mondo sott’acqua sono tantissime. Ovviamente non tutti esplorano i fondali allo stesso modo: ci sono tante attività diverse per farlo, ma soprattutto ci sono tanti diversi livelli. Un conto, infatti, è fare snorkeling o immersioni in modo amatoriale, un altro conto è farli in modo professionale. La passione è la stessa, ma l’approccio e l’equipaggiamento sono completamente diversi: in questa pagina scopriremo quali sono e quanto costano le maschere subacquee professionali e vedremo anche chi le usa.
Chi usa le maschere subacquee professionali?
Sono davvero molte le figure professionali che lavorano sott’acqua e che per questo motivo devono utilizzare una specifica attrezzatura tecnica. Ovviamente vengono subito in mente le guide e gli istruttori subacquei, ma si pensi anche agli operatori di pubblica sicurezza, ai subacquei scientifici, agli archeologici sottomarini, ai fotografi e cineoperatori subacquei e così via. Chi svolge mestieri di questo tipo non può fare a meno di indossare maschere subacquee professionali, che possano garantire il massimo livello in termini di sicurezza e di qualità e che quindi siano realizzati con determinati requisiti tecnici e materiali adeguati.
Materiali di alta qualità
A proposito di materiali, quando si parla di maschere professionali la prima scelta è rappresentata dal silicone di alta qualità. È morbido, resistente, infrangibile, non si deforma neanche alle temperature più basse o più elevate, regge ottimamente agli urti e soprattutto non ha effetti collaterali sulla pelle. Queste sue caratteristiche fanno sì che quando la maschera viene appoggiata sul viso si trasformerà in una sorta di seconda pelle, perfettamente aderente e confortevole. Il facciale, che è la parte che è a contatto con la pelle del sub, è probabilmente la zoma più importante dell’intera maschera: deve essere di silicone morbido di alta qualità, ma deve anche rispettare determinati parametri a livello anatomico. Deve avere una tenuta perfetta, ma senza stringere troppo.
Il facciale quindi è importantissimo, ma le lenti non sono da meno. In fondo la maschera serve per poter ammirare tutto quello che c’è sott’acqua e le lenti rappresentano la componente che garantisce la visibilità dei fondali. Chiaramente nelle maschere subacquee professionali le lenti devono esser realizzate con il migliore materiale, in modo da garantire la massima trasparenza e la massima infrangibilità. La plastica può andare bene per chi non ha alcuna pretesa e si accontenta di prodotti economici e di bassa qualità, ma nei dispositivi professionali viene utilizzato esclusivamente il vetro temperato, che a differenza della plastica resiste meglio agli urti, si graffia molto più difficilmente e sopporta alla grande gli sbalzi di pressione e di temperatura a cui può essere sottoposto sott’acqua.
Chi lavora sott’acqua deve avere una visuale sempre perfetta: la lente deve essere di eccellente qualità (e delle giuste dimensioni, ma questo dipende dal tipo di attività che si svolge) e deve appannarsi il meno possibile. L’appannamento delle lenti è un fenomeno molto comune: può capitare, per esempio, per le piccole quantità di aria che possono fuoriuscire dal naso ed arrivare sul vetro, per lo sbalzo termico che si può creare se c’è una grande differenza tra la temperatura corporea e la temperatura dell’acqua, per la presenza di piccole particelle di silicone che si sono incollate alle lenti durante la fase di assemblaggio della maschera. Alcune maschere professionali sono dotate di un sistema antiappannamento: ne è un esempio la tecnologia Fog Stop utilizzata dal brand Cressi su alcuni modelli della sua gamma di maschere subacquee professionali.
Caratteristiche e costi dei migliori modelli di maschere subacque professionali
Il mercato delle maschere subacquee è composto da un’infinità di modelli diversi. Ovviamente chi è alla ricerca di un qualcosa di professionale deve mettere in secondo piano aspetti come l’estetica e deve essere conscio del fatto che la qualità si paga, quindi i prezzi sono inevitabilmente più alti rispetto ai modelli destinati ad un uso amatoriale. Ci sono infatti maschere che costano centinaia e centinaia di euro, ma ci sono ottime opzioni anche a prezzi inferiori. La maschera ScubaPRO D-Mask è dotata di due lenti protettive UV intercambiabili (possono essere inserite anche lenti graduate) che garantiscono un campo visivo ampio e costa circa 170 euro. Chi lavora sott’acqua e soffre di problemi alle orecchie può prendere in considerazione l’idea di acquistare la ScubaPRO Pro Ear, che oltre ad essere realizzata con materiali di elevata qualità è dotata di due coperture auricolari in silicone, che proteggono le orecchie e migliorano l’udito e la capacità di capire la direzione del suono sott’acqua: costa circa 100 euro.
La maschera professionale TUSA Paragon ha il telaio TRI-MIX con fibbia sfalsata e cinturino regolabile in più posizioni, ma il suo punto forte è rappresentato dalla lente in vetro ottico antiriflesso e con trattamento UV 420; il prezzo si aggira intorno ai 170 euro. In precedenza abbiamo citato il marchio Cressi: in questo elenco non poteva mancare un suo modello, ed in particolar modo la Cressi Calibro Mask, che grazie al sistema IDF offre un campo visivo oltre la media; il telaio è compatto, il volume interno è minimo ed è presente il sistema antifog contro l’appannamento delle lenti; il prezzo è di circa 80 euro.