Quella per i droni è una passione che ha coinvolto tantissime persone: Ogni anno migliaia e migliaia di persone si avvicinano con entusiasmo a questo mondo. I primi dubbi riguardano il modello da acquistare per iniziare, ma poi vengono fuori i dubbi sulle eventuali autorizzazioni ed assicurazioni necessarie per utilizzare il proprio velivolo. Si parla quindi spesso della patente per drone: è importante sapere quando serve, come e dove prenderla e quanto costa il suo conseguimento.
Quando è necessario ottenere la patente per drone
Partiamo subito con una precisazione importante: la patente per drone serve praticamente sempre. A prescindere dal fatto che il drone venga utilizzato per puro divertimento o per lavoro, se il velivolo ha un peso superiore ai 250 grammi il suo proprietario è obbligato ad avere il patentino (oltre all’assicurazione ed all’immatricolazione del piccolo veicolo). Non serve invece alcuna licenza per pilotare velivoli giocattolo e droni che hanno un peso inferiore ai due etti e mezzo; l’assicurazione invece è sempre obbligatoria, mentre l’obbligo di immatricolazione scatta solo se il drone è dotato di microfono o di telecamera.
Ma il peso non è l’unico fattore che incide sull’obbligo di pante: si deve considerare anche il tipo di operazioni in volo. Il nuovo regolamento europeo introdotto alla fine del 2020 distingue le attività di volo in tre diverse categorie distinte in base al loro livello di rischio:
- la categoria Open (o aperta), è quella che comporta un rischio limitato;
- la categoria Specifica, che comporta un rischio più elevato;
- la categoria Certificata, che è quella che presenta un livello di rischio simile a quello che caratterizza il colo degli aeromobili con passeggeri.
Quasi la totalità dei piloti di droni sono interessati alla categoria Open: in questa pagina ci concentreremo proprio si questa, viso che le altre categorie riguarda più che alto ai professionisti e non ci sono dubbi sull’obbligatorietà dell’autorizzazione (ed altri adempimenti). All’interno della categoria Open vengono individuati tre diversi livelli di rischio. La sottocategoria A1 comprende le operazioni di volo su persone non coinvolte, la sottocategoria A2 comprende le operazioni di volo vicino alle persone, la sottocategoria A3 comprende le operazioni di volo lontano dalle persone.
La categoria Open prevede delle limitazioni ben precise: il drone non può pesare più di 25 chilogrammi e non può superare la quota di 120 metri dal suolo; inoltre deve sempre rimanere a contatto visivo. In base alla sottocategoria ed alle caratteristiche del drone scattano determinati obblighi. Senza addentrarci troppo in dettagli, ribadiamo che la patente per drone è necessaria per pilotare tutti i velivoli che hanno una massa operativa al decollo di peso superiore ai 250 grammi. Quando si parla di massa operativa al decollo non si fa riferimento al solo peso del drone, ma anche a quello degli altri apparecchi che vi sono installati, come ad esempio microfoni e videocamere.
Quanto costa l’attestato, dove e come prenderlo
La licenza necessaria per pilotare droni tra i 250 grammi ed i 25 chilogrammi è l’attestato A1-A3, meglio conosciuto come patentino online. L’esame viene svolto tramite il sito ufficiale dell’ENAC (dove si può trovare anche la guida che spiega tutti gli argomenti su cui verterà la prova) e per accedervi non servono particolari requisiti. I maggiorenni possono iscriversi se sono dotati di SPID, mentre i minorenni di età inferiore ai 16 anni devono trasmettere una copia del loro documento di identità e di quello di un genitore, bisogna anche effettuare il pagamento di 31 euro prima di poter sostenere l’esame.
Si hanno a disposizione quattro tentativi (se ne possono fare due al giorno) per rispondere a quaranta domande a risposta multipla: il test va completato in un’ora. Vengono assegnati 2 punti per ogni risposta esatta, 0 punti per le risposte non date e -1 punto per le risposte sbagliate; per superare la prova è necessario ottenere un punteggio pari o superiore a 60. Chi ha eseguito il test con successo ottiene la Prova di completamento della Formazione Online per le categorie Open Ai-A3, che può essere scaricato dalla piattaforma dei servizi web dell’ENAC e che ha una validità di cinque anni.
Chi vuole ottenere il patentino per la sottocategoria A2 deve fare un passo in più. Innanzi tutto deve aver già conseguito il patentino A1-A3, poi deve effettuare un addestramento pratico seguendo delle regole molto precise, al termine del quale dovrà sostenere un ulteriore prova con trenta domande a risposta multipla. Esiste anche un’altra patente per drone, l’attestato EVLOS/BLOS, che permette di pilotare i velivoli anche oltre la vista diretta.
Ottenere il patentino “base” non è particolarmente complicato, ma è opportuno affrontare la prova dopo essersi adeguatamente preparati (anche perché si ha solo un’ora di tempo per rispondere alle 40 domande e non c’ il tempo fisico per cercare le risposte durante il test); i quesiti del test riguardano argomenti quali la sicurezza aerea, la regolamentazione aeronautica, le procedure operative e così via. Oltre alla patente per drone, chi pilota velivoli di peso superiore ai 250 grammi è tenuto a registrarsi e ad immatricolare il velivolo sul sito D-Flight e a sottoscrivere un’assicurazione.