Nel corso degli anni il design dell’arredo d’ufficio ha avuto una profonda evoluzione. L’obiettivo è sempre quello di creare ambienti di lavoro più sicuri e confortevoli, mettendo la salute ed il benessere dei lavoratori al primo posto, ma senza perdere d’occhio il fattore estetico. Le sedie probabilmente sono tra gli elementi di arredo che si sono trasformate di più nel corso degli anni. I modelli più moderni hanno un contenuto tecnologico sempre più alto, ma quelli creati in passato mantengono inalterato il loro fascino. Per questo molte persone scelgono di acquistare una poltrona da ufficio vintage: tra pezzi storici e repliche di modelli degli anni ’50, ’60 e ’70 c’è l’imbarazzo della scelta, con soluzioni per tutti i gusti e prezzi per tutte le tasche.
La passione per il design del passato: come scegliere la poltrona da ufficio vintage
Nei luoghi di lavoro si passano tantissime ore nell’arco della giornata: per questo bisogna fare di tutto per rendere l’ambiente il più confortevole e funzionale possibile, ma senza dimenticarsi che anche l’occhio vuole la sua parte. Il discorso vale pure per la poltrona da ufficio: deve essere comoda ed ergonomica, ma se è anche bella esteticamente è meglio. Nel corso degli anni le mode cambiano, così come gli stili di arredamento: questo però non impedisce di tenere viva la passione per il design che ha contraddistinto gli anni precedenti. Una poltrona da ufficio vintage con il suo fascino retrò è in grado di dare lustro e stile al luogo di lavoro. Ovviamente prima di comprare la sedia è necessario considerare alcuni aspetti sia estetici che funzionali.
Visto che su quella poltrona verranno passate diverse ore, è importante che vengano rispettati determinati parametri che garantiscano la sua comodità e scongiurino l’arrivo di problemi quali mal di schiena, affaticamento o cose del genere. Tra le prime cose di cui è necessario tenere conto ci sono le caratteristiche dello schienale: deve avere un’altezza adeguata (per fornire un buon sostegno deve arrivare almeno a metà schiena) e deve avere una forma ergonomica. Ormai tutti i modelli moderni riprendono la forma a S della colonna vertebrale, ma in passato questa regola non era sempre seguita. Molti modelli vintage presentano uno schienale corto e dritto: di sicuro alcuni di loro sono molto belli e magari sono anche comodi per starci sopra qualche minuto, ma di certo non sono la soluzione più adatta per chi deve passarci tante ore seduto.
Anche i braccioli devono essere controllati: in molte poltrone vintage sono di metallo, dritti e sottili, in alcuni casi ricoperti da piccoli cuscini dello stesso colore del rivestimento dello schienale. A proposito del rivestimento, in passato la pelle è stata la grande protagonista; con il tempo è stata rimpiazzata da materiali più traspiranti ed economici, ma è indubbio che una bella poltrona da ufficio vintage in pelle (magari modello presidenziale) possa fare una gran bella figura all’interno di un ambiente di lavoro o di una casa. Negli anni ’60 e ’70 i rivestimenti spesso erano fatti pure con la plastica. Nei modelli più “antichi” e semplici le gambe della poltrona sono dritte, mentre oggi praticamente tutte le poltrone da ufficio hanno la gamba centrale a stella, con ogni “braccetto” dotato di una ruota. La presenza delle rotelle permette di muoversi più facilmente lungo la scrivania e di spostarsi più rapidamente ogni volta che ci si deve sedere o alzare.
Dove si comprano e che prezzi hanno le sedie da ufficio in stile anni ’50, ’60, ’70
Una volta per trovare dei pezzi di arredamento vintage era necessario girare tra i rigattieri e i mercatini dell’usato. Oggi grazie al web è possibile trovare di tutto con maggiore facilità, anche articoli degli anni ’50. ’60 e ’70. I siti di annunci sono pieni di inserzioni relative a pezzi di arredo dei decenni passati, ma ci sono anche forum e siti specifici. Ovviamente, prima di acquistare un prodotto usato è necessario informarsi per bene sulle sue condizioni, quindi sarebbe opportuno richiedere al venditore foto dell’oggetto ripreso da più angolazioni, sia per poter ammirare al meglio il fascino retrò della poltrona e poter immaginare come starebbe vicino alla scrivania, che per scoprire eventuali danni o difetti.
Ma molte aziende hanno capito che il vintage esercita un grande fascino ed hanno iniziato a produrre elementi di arredo riprendendo il design e le linee degli anni passati. Non si tratta di pezzi originali, ma hanno una forte presenza scenica e spesso sono arricchiti da piccole migliorie che è stato possibile apportare grazie alle nuove tecnologie. Tra le “repliche” che hanno ottenuto le opinioni più positive ci sono la Homy Casa Poltrona da ufficio, che con la sua copertura in finta pelle marrone porta un’affascinante atmosfera anni ’60 (costa circa 140 euro), e la Kare Labora sedia girevole da ufficio che strizza l’occhio alle forme degli anni ’70 (il prezzo si aggira intorno ai 120 euro). Buoni giudizi anche per la Wahson sedia da ufficio in ecopelle marrone, che è regolabile in altezza e reclinabile, ma l’assenza dei braccioli per qualcuno può essere un limite (160 euro).