Studiare il cinese: come fare, utilità, materiale necessario e attestati

Sono sempre di più le persone che decidono di studiare il cinese. I motivi che possono spingere qualcuno a prendere una decisione del genere sono davvero tanti: per fare una sintesi si può dire che, considerando l’enorme numero di madrelingua e la sempre maggiore importanza che sta assumendo la Cina come potenza economica, il cinese viene un po’ vista come la lingua del futuro (e del presente). Sul fronte dell’utilità quindi non ci sono molti dubbi: conoscere il cinese può essere molto importante anche per lo sviluppo di una carriera. Ci sono invece diversi dubbi su come fare ad imparare questa lingua: cerchiamo di capire qual è il materiale necessario, i percorsi da seguire e gli eventuali attestati che si possono ottenere.

Perché studiare il cinese: utilità e prospettive

Più di un miliardo e duecento milioni di persone parlano il cinese come madrelingua. Basterebbe questo dato per far capire quanto può essere importante avvicinarsi a questa cultura. È vero che il cinese si articola in tantissimi dialetti (che in alcuni casi sono molto differenti tra loro), ma l’unica lingua ufficiale rimane il mandarino, che è il primo idioma per almeno un miliardo di persone. Nessuna altra lingua dà la possibilità di interfacciarsi con un così alto elevato numero di madrelingua! Studiare il cinese quindi vuol dire anche fare un importante investimento per quanto riguarda il proprio futuro: il mercato cinese offre un’impressionante gamma di opportunità e la conoscenza di questa lingua apre diversi sbocchi professionali, dalle traduzioni all’interpretariato, dall’insegnamento al turismo, dai contatti con i fornitori alle operazioni di import/export.

Lo studio della lingua cinese rappresenta anche un buon modo per avvicinarsi ad una cultura antichissima, molto diversa dalla nostra, ma affascinante sotto tanti punti di vista. E poi, a differenza di quello che si può pensare, lo studio del cinese non è poi così complicato. Attenzione, non stiamo dicendo che padroneggiare il mandarino sia una passeggiata: la struttura della lingua è semplice nel senso che non esistono gli articoli e le parole non vengono declinate al maschile o al femminile, ma neanche al singolare al plurale; inoltre, le frasi vengono costruite seguendo lo schema a cui siamo abituati, ovvero soggetto-verbo-complemento.

La relativa facilità della grammatica però viene controbilanciata dalle difficoltà che si possono incontrare nella pronuncia (è vero che il contesto permette di far capire agli altri quello di cui si sta parlando, ma anche il modo in cui si pronunciano le sillabe determina il significato di quello che si sta dicendo) e soprattutto dall’incredibile numero di caratteri che bisogna conoscere per riuscire a leggere in modo corretto anche un semplice articolo di giornale: si stima che occorra riconoscere almeno duemila caratteri per raggiungere un livello basilare di comprensione. Va detto che grazie al sistema Pinyin è possibile trascrivere il cinese senza dover necessariamente conoscere i caratteri: un grande aiuto che arriva dalla tecnologia.

Come studiare la lingua cinese: autodidatta, corsi, attestati

Visti i motivi per cui può essere davvero interessante studiare il cinese è arrivato il momento di affrontare un altro aspetto, forse un po’ più complicato: da dove si inizia e come si fa a studiare una nuova lingua? I metodi possono essere tanti: solitamente, quando si vuole imparare il cinese da autodidatta, la prima cosa che si fa è acquistare un libro di testo ed un dizionario cinese-italiano, ma oggi anche il web può dare una grossa mano. Il percorso non è facile e soprattutto all’inizio potrebbe arrivare un po’ di sconforto: bisogna tenere dura ed insistere, con passione ed impegno, tenendo bene a mente che si tratta di un vero investimento sul proprio futuro. Per rendere le cose più scorrevoli è possibile orientare lo studio della lingua verso il suo lato più pratico, magari imparando delle frasi che potrebbero tornare utili, ad esempio, durante un viaggio.

È fondamentale ascoltare tanto le parole, ma soprattutto delle frasi e dei discorsi completi, in modo da comprendere meglio la pronuncia che si deve utilizzare nei vari contesti; allo stesso modo, per migliorare la pronuncia è necessario esercitarsi parlando ad alta voce. Bisogna esercitarsi tutti i giorni: solo in questo modo è possibile mantenersi allenati, non perdere l’abitudine ed imparare più in fretta le varie regole del cinese. Non sarebbe una cattiva idea redigere una sorta di tabella di marcia, fissando degli obiettivi graduali da perseguire. Ovviamente gli obiettivi devono essere realistici: non bisogna avere troppa fretta o troppa fiducia nelle proprie capacità. Come detto, il web e la tecnologia possono essere di grande aiuto: siti, applicazioni, video (magari sottotitolati), ebook, audiolibri…le risorse che possono tornare utili sono davvero tante ed anche i social network da questo punto di vista possono offrire molto.

Chi vuole raggiungere un livello di conoscenza più approfondita della lingua non dovrebbe limitarsi a studiare il cinese da autodidatta: un corso in questi casi può essere molto utile, anche perché solo seguendo un percorso di formazione specifico è possibile ottenere un attestato che documenti le proprie capacità (cosa molto utile per fare carriera). Più della metà delle università italiane hanno inserito l’insegnamento della lingua cinese nella loro offerta formativa: in alcun casi si tratta di corsi curriculari (quindi inseriti nei percorsi di laurea triennale o magistrale, master, dottorato), in altri di corsi extracurriculari. Ma ci sono anche tanti altri istituti o enti che permettono di seguire corsi di qualità con attestato finale: la scelta del corso si deve basare su diversi criteri: da che livello si parte e che livello si vuole raggiungere, si vogliono prendere lezioni privati o si vuole partecipare a corsi di gruppo, quanto tempo si vuole dedicare allo studio, qual è il budget che si ha a disposizione e così via.