Come funziona la telecamera con wifi? come collegarla al telefonino?

Internet in modo progressivo ma molto rapido è riuscito ad imporsi come strumento di fondamentale importanza in diversi aspetti della nostra vita. La rete gioca un ruolo centrale anche nel campo delle sicurezza, visto che proprio grazie al world wide web è possibile mettere in connessione le telecamere wifi con lo smartphone e quindi sorvegliare in tempo reale la propria abitazione. Ma per poter sfruttare al meglio questa grande potenzialità è necessario sapere come funziona una telecamera con wifi e come collegarla in modo corretto al proprio telefonino.

Cos’è, come funziona e che vantaggi ha la telecamera con wifi

Le moderne telecamere con wifi riescono a collegarsi alla rete internet senza dover collegare alcun filo. La connessione tra l’apparecchio ed il router di casa avviene in modalità wireless: in questo modo diventa una sorta di terminale che può essere raggiunto da qualsiasi luogo del mondo. Basta utilizzare la relativa app che può essere installata su smartphone o tablet, anche se ci sono dei servizi che permettono di accedere alle immagini anche attraverso delle piattaforme utilizzabili tramite browser. La telecamera viene vista come un dispositivo di rete wifi, a cui ci si connette più o meno con le stesse modalità utilizzate da altri dispositivi come computer e smartphone. I sistemi di videosorveglianza che sfruttano le potenzialità delle telecamere wifi si stanno diffondendo sempre di più e ad oggi rappresentano uno degli strumenti di difesa più apprezzati dagli italiani: la loro versatilità, lo loro efficienza e la semplicità con cui possono esser installate e collegate al telefonino sono le caratteristiche che vengono apprezzate maggiormente.

I principali vantaggi di un sistema dotato di telecamere wireless sono i seguenti: non sono necessari particolari lavori per il loro montaggio, la manutenzione necessaria è davvero minima, non ci sono i rischi che il sistema venga manomesso tramite il taglio dei fili, la massima libertà nella scelta del luogo in cui installare la telecamera, la possibilità di accedere ai filmati da qualsiasi posizione ed in qualunque momento. Inoltre, si tratta di uno strumento versatile che può tornare utile non solo per tenere sotto controllo la propria abitazione e come arma di difesa contro le intrusioni indesiderate, ma è perfetto anche per monitorare quello che accade all’interno della casa, come ad esempio dentro le camere dei bambini piccoli. Sul mercato è possibile trovare modelli con diverse caratteristiche tecniche ed appartenenti a fasce di prezzo differenti: la tipologia (fissa o mobile), la risoluzione e le varie funzionalità dello strumento (tra le quali spiccano il sensore di movimento, lo slot per l’inserimento della scheda SD e l’allarme) sono i parametri da considerare quando si decide di acquistare un sistema di sorveglianza con telecamere wifi.

La predisposizione del sistema ed il collegamento tra telecamera e smartphone

La procedura per collegare la telecamera con wifi allo smartphone può essere leggermente differente tra una marca e l’altra e tra un modello e l’altro, ma in linea di massima i passaggi da compiere sono sempre più o meno gli stessi. Solitamente sulla confezione o sul libretto delle istruzioni della telecamera è presente un QR Code: inquadrandolo con il proprio telefono è possibile scaricare l’applicazione che permette di gestire il sistema tramite smartphone. Dopo aver sistemato la telecamera nel punto che si desidera è possibile collegarla alla presa elettrica o attivare la sua batteria ricaricabile per metterla in funzione. A questo punto si può procedere con la configurazione del sistema. Dopo averla scaricata ed installata (spesso il QR code si può trovare anche sull’etichetta applicata alla telecamera stessa), l’applicazione può essere avviata. La schermata iniziale permette di far partire l’abbinamento tra i due dispositivi: può avvenire in diversi modi, ma di solito anche in questo caso lo strumento più comune è il QR code. Quando i due device sono connessi, sulla schermata compare il codice della telecamera ed il nome della rete wifi a cui è connessa: si digita la relativa password e si da il via alla scansione finale che permette di ultimare il collegamento.

Descritta così può sembrare un’operazione complessa, ma in realtà le app guidano l’utente passo dopo passo in modo abbastanza chiaro ed è sufficiente rispettare le loro istruzioni per portare a termine la procedura con successo ed in pochi minuti. Dopo aver completato l’iter di connessione è possibile accedere alla telecamera da smartphone. Dalla schermata dell’applicazione è possibile selezionare la telecamera che si intende monitorare (è possibile installarne anche più di una per creare un sistema di sorveglianza completo) per vedere le immagini che l’apparecchio sta riprendendo. Alcune applicazioni prevedono l’inserimento di un nome utente e di una password per poter avere pieno accesso alle immagini riprese dalla telecamera ed alle relative impostazioni. In base al tipo di telecamera installata ed all’applicazione utilizzata, lo smartphone può essere impiegato non solo per vedere quanto ripreso, ma anche per gestire la telecamera, orientandola, se si tratta di un modello motorizzato ovviamente, scattando foto o registrando suoni.

Normativa sull’installazione di una telecamera o microtelecamera

Installare una telecamera o microtelecamera può comportare questioni legate alla privacy e alla protezione dei dati personali. Sebbene le leggi varino da paese a paese, in molti luoghi esistono regole e normative specifiche relative all’installazione e all’uso di dispositivi di sorveglianza. Ecco una panoramica generale basata sulla normativa europea, in particolare quella italiana:

  1. Motivo dell’installazione: È fondamentale avere una giustificazione valida per installare telecamere. Questo potrebbe includere la sicurezza personale, la protezione dei beni o la prevenzione del crimine.
  2. Informativa sulla Privacy: Se una telecamera monitora spazi pubblici o luoghi accessibili al pubblico, è obbligatorio informare le persone sulla presenza di telecamere. Questo può essere fatto attraverso cartelli visibili che indicano che la zona è sotto sorveglianza.
  3. Spazi privati: Installare telecamere in spazi privati, come la propria casa, è generalmente permesso, ma è fondamentale non violare la privacy di altri. Ad esempio, una telecamera puntata verso la proprietà di un vicino potrebbe violare le norme sulla privacy.
  4. Registrazione audio: La registrazione audio spesso segue regole più severe rispetto alla registrazione video. In molte giurisdizioni, registrare conversazioni senza il consenso di tutte le parti coinvolte è illegale.
  5. Conservazione delle registrazioni: La durata per cui si conservano le registrazioni può essere regolamentata. Ad esempio, potrebbe essere richiesto di cancellare le registrazioni dopo un certo periodo, a meno che non siano necessarie per scopi specifici come indagini.
  6. Accesso alle registrazioni: Solo le persone autorizzate dovrebbero avere accesso alle registrazioni. Inoltre, chi viene registrato ha spesso il diritto di accedere alle registrazioni in cui appare.
  7. Protezione dei dati: Se le telecamere sono utilizzate in un contesto commerciale o professionale, potrebbero essere applicabili leggi sulla protezione dei dati, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) nell’Unione Europea.

È importante notare che queste sono linee guida generali e potrebbero non riflettere esattamente la legislazione del tuo paese o regione. Prima di installare telecamere o microtelecamere, è consigliabile consultare le normative locali e, se necessario, ottenere il consiglio di un esperto legale per assicurarsi di rispettare tutte le leggi e i regolamenti applicabili.

Videosorveglianza senza fili: prezzi di un impianto

Il costo di un impianto di videosorveglianza senza fili può variare notevolmente in base a diverse variabili, tra cui la marca e il modello delle telecamere, il numero di telecamere necessarie, le funzionalità aggiuntive desiderate e i costi di installazione. Qui di seguito, fornisco una panoramica generica dei prezzi associati a un impianto di videosorveglianza wireless:

  1. Telecamere singole senza fili:
    • Basso costo: €50 – €150: in questa fascia di prezzo, si possono trovare telecamere basic, spesso per uso interno, con qualità video HD e alcune funzionalità base come la rilevazione del movimento.
    • Fascia media: €150 – €500: telecamere con migliore risoluzione video, visione notturna avanzata, ampio angolo di visione e altre funzionalità come il riconoscimento facciale o la possibilità di integrarsi con altri sistemi smart home.
    • Alto costo: Oltre €500: telecamere di alta gamma, spesso adatte per uso esterno, resistenti alle intemperie, con funzionalità avanzate come tracking del movimento e analisi video.
  2. Kit di videosorveglianza (composti da più telecamere e un registratore):
    • Basso costo: €150 – €500: kit basic con 2-4 telecamere, adatti per piccoli spazi o abitazioni.
    • Fascia media: €500 – €1.500: kit con 4-8 telecamere, spesso con maggiore capacità di registrazione e funzionalità aggiuntive.
    • Alto costo: Oltre €1.500: kit di alta gamma, con un gran numero di telecamere, adatti per grandi proprietà, aziende o spazi commerciali.

Costi di installazione: Se si decide di non installare autonomamente il sistema e si preferisce l’intervento di un professionista, i costi di installazione possono variare da €100 a €1.000 o anche di più, a seconda della complessità del sistema e della regione in cui ci si trova.

Costi aggiuntivi: Potrebbero esserci costi aggiuntivi per servizi come lo storage cloud per le registrazioni video, abbonamenti per servizi di monitoraggio o per funzionalità avanzate.